lunedì 20 dicembre 2010

I ruoli all'interno del nostro gruppo

                                        Lorenzo Bises: blog e comunicazione

"Durante il workshop "Pensare per Fare" voluto dalla professoressa Zanella sono stati creati dei gruppi all'interno dei quali ognuno si è ritagliato un proprio spazio, un compito. Ho scelto di occuparmi del blog, una piattaforma virtuale che ci permette di annotare, descrivere e sintetizzare settimanalmente tutte le fasi della realizzazione del progetto. Raccogliendo i vari materiali dei nostri incontri possiamo utlizzare questo spazio come un "diario di bordo", in modo da tener sempre informati la professoressa e anche i dottorandi che gentilmente ci offrono il loro aiuto. Ho scritto un articolo sul nostro lavoro, su come è nato e su quale sarà l'obiettivo finale, ho presentato l'artista che collaborerà al progetto, Giorgio Tentolini. Aggiornerò il blog passo dopo passo in modo da avere una panoramica più ampia di tutto quello che è stato fatto e su quello che faremo prossimamente, è un'appendice dinamica del sito ufficiale della nostra mostra"


Daniela Bruschi-grafica & web 
"Arrivando dall'indirizzo grafico-visivo di un'accademia di belle arti, è naturale che nel gruppo, il mio ruolo sia nel settore della grafica: i due fronti su cui opero sono il web e il cartaceo. Per quanto concerne il settore della grafica nella rete, mi occupo della creazione delle scheletro visivo e dell'aggiornamento del sito internet che promuove la nostra mostra, da un lato; e dell'amministrazione del forum con cui  portiamo avanti la comunicazione interna del gruppo, dall'altro. Il settore cartaceo comprende invece l'ideazione del logo della mostra, e di tutti i mezzi di comunicazione stampabili: flyers, manifesti, locandine, inviti... Ultimo impegno riguarda il catalogo, a cui contribuirò con l'impaginazione".
                                                      

                                                       Gabriella Gallo- curatrice
"Sono una delle curatrici della mostra; con Jennifer Malvezzi condivido, da anni, pensiero e percorso di studi. Abbiamo deciso di assumere questo ruolo per poter avere un primo confronto con ciò che potremmo fare al termine degli studi.
Entrambe abbiamo collaborato alla realizzazione di altri progetti, ma è la prima volta che ci occupiamo della curatela; sicuramente un compito non facile da affrontare, da sole, per la prima volta. Le nostre idee curatoriali e scelte critiche coincidono, e per coprire al meglio tutti i compiti abbiamo deciso di dividerceli. Io mi occupo dei rapporti esterni con l'artista - Giorgio Tentolini- e con la professoressa, Francesca Zanella."


Fiorella Guarino: ricerca scientifica

"Nel progetto " Pensare per fare" , insieme alla mia collega ed amica Patricia, ho effettuato le ricerche bibliografiche inerenti al percorso artistico e lavorativo di Giorgio Tentolini.
Il primo passo è stato quello di consultare i siti internet, e, successivamente di codificare tutte le informazioni acquisite durante questa prima indagine.
Son passata poi alla catalogazione del materiale raccolto alla quale seguirà la redazione delle Schede Progetto"

Alice Loschi-grafica & web

"Collaboro e aiuto Daniela -la grafica- all’interno del workshop dal titolo “Pensare per fare” della professoressa Zanella. Il focus da rispettare è architettura e pubblicità. L’artista in mostra Giorgio Tentolini.
Non conoscendo a fondo le tecniche di realizzazione grafica come Daniela, il mio compito è semplicemente quello di aiutarla ideando insieme tutti quei supporti cartacei e non, sito web, locandine, flyers, inviti, manifesti, catalogo, pensando poi per essi una connotazione semplice ma di forte impatto.
Nel nostro lavorare ed ideare è sempre stata chiara l’importanza dell’elemento cromatico insieme a quello architettonico, che uniti formano un tutt’uno coerente a livello grafico.
Il lavoro di grafica non può e non deve trascurare l’artista che espone e il luogo della futura mostra, per questo motivo io e Daniela abbiamo visionato le opere realizzate precedentemente da Tentolini insieme ad una vasta documentazione grafica del Palazzo della Pilotta, luogo dell’allestimento".

Jennifer Malvezzi- Curatrice
"Sono una delle curatrici dell'esposizione di Giorgio Tentolini, Pilot(t)ami. Con Gabriella Gallo, collaboratrice e amica, condivido le scelte storico-critiche di questa esperienza.
Il nostro percorso di studi prosegue di pari passo da oltre quattro anni. Proveniendo dalla stessa  "scuola" o meglio "scelta" di pensiero, ci è sembrato naturale scrivere il saggio di apertura del catalogo della mostra a quattro mani. Essendo già legate dalle medesime passioni, ci  è sembrato opportuno dividerci almeno i ruoli. Personalmente coordino l'organizzazione "interna" del gruppo, cercando di rendere le scelte dei singoli elementi il più conformi possibile all'idea curatoriale generale che ci siamo preposte"



Martina Mariani-Ufficio stampa & Pr
"All’interno del Workshop “Pensare per Fare” – Architettura e Pubblicità, ho avuto la possibilità di fare cose che nel mio corso di studi non avevo minimante affrontato. Un po’ perché nessuno voleva sobbarcarsi questo incarico, un po’ perché le mie logorroiche doti relazionali sono bene evidenti, mi sono trovata a dover occuparmi dell’Ufficio Stampa e delle Pubbliche Relazioni. Svolgere questo lavoro è stato impegnativo, ma un po’ di curiosità e di olio di gomito sono più utili di tante conoscenze. Così mi sono destreggiata tra contatti telefonici e e-mail di quotidiani (cittadini, provinciali e regionali), di riviste d’arte e dei più disparati web-magazine, a cui ci rivolgeremo per poter promuovere la nostra mostra. E come per ogni ufficio stampa che si rispetti, mi sono anche occupata della redazione di un comunicato stampa e della cartella stampa. Oltre all’ambito giornalistico, mi sono anche occupata dell’ambito promozionale facendo un preventivo per la stampa di tutto il materiale divulgativo e una successiva lista di associazioni, locali e altri luoghi in cui poter pubblicizzare la mostra. Solo la frequenza di pubblico potrà dirmi se sto lavorando bene o male. Nel frattempo, incrocio le dita"

Michele Medici: scrittura critica

"Io all’interno del progetto Pensare per fare mi sono occupato della scrittura critica inerente all’artista Giorgio Tentolini. Ho indagato la sua poetica e il rapporto che Tentolini ha con la memoria, per fare questo mi sono servito sia di cataloghi sia di un incessante scambio di idee con l’artista"
 

                                                     Rossella Musi: architetto
“Sono una studentessa laureata in Scienze dell’architettura e attualmente iscritta la corso magistrale di architettura presso l’ateneo di Parma. Partecipo a questo Workshop con lo scopo di comprendere meglio le fasi evolutive di una mostra d’arte e soprattutto di capire come ideare un’esposizione. In questa prima parte del lavoro collettivo, siccome l’artista protagonista della mostra è tuttora impegnato nella ideazione e costruzione delle opere da esporre, mi sto occupando della stesura di un saggio destinato al catalogo della mostra stessa. Il tema del mio saggio, strettamente legato al filo conduttore della mostra stessa, sarà l’evoluzione della Pilotta subito dopo i bombardamenti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver svolto un’attenta ricerca bibliografica, sto esponendo, attraverso teorie e immagini, tutte le fasi che hanno portato l’edificio simbolo di Parma all'odierno aspetto. In particolare parlerò della figura, contestata da alcuni e apprezzata da altri, dell’architetto Ticinese Mario Botta, che per un lungo periodo si occupò del progetto del Parco della Pace. Ho poi svolto un primo rilievo sommario del luogo destinato all’esposizione. In una seconda fase, più evoluta e temporalmente più vicina alla data di apertura della mostra, mi occuperò dell’allestimento vero e proprio della mostra e della messa in esposizione delle opere.”


                                           
Rossana Romano: architetto
"Laureanda presso la Facoltà di Architettura di Parma, nell’ambito del workshop "Pensare per fare", che si propone di progettare e di realizzare un evento culturale articolato in tre mostre legate ad un unico tema, "Architettura & Pubblicità", mi sto occupando dell’elaborazione dell’allestimento per la mostra del giovane artista Giorgio Tentolini. La mostra personale si terrà all’interno del Palazzo della Pilotta: prevederà l’esposizione di alcune opere inedite dell’artista inserite in un percorso espositivo suddiviso in diverse stazioni. Il mio ruolo consisterà dunque nel produrre idee progettuali per la miglior valorizzazione delle opere"





 
                                                   
Patricia Ruzzi: ricerca scientifica     

"All’ interno del progetto "Pensare per Fare" mi sono occupata delle ricerche bibliografiche riguardanti la carriera di Giorgio Tentolini. Ho cercato, in base alle competenze acquisite precedentemente tramite stage, di riordinare tutte le informazioni sull’artista utili ai fini di una migliore consultazione, setacciando siti internet, cataloghi di mostre e qualsiasi materiale in cui comparisse il suo nome; facendo una distinzione tra gli eventi a cui ha prestato collaborazione e le mostre, personali e collettive, in cui ha esposto le sue opere. Una volta selezionati i lavori che l’artista sceglierà di "prestare" per il progetto Pilot(t)ami seguirà la compilazione da parte mia e della mia collega, di relative Schede Tecniche".

giovedì 16 dicembre 2010

Gnam Vs MAXXI

Visitando i due maggiori spazi espositivi d’arte contemporanea a Roma, la Galleria Nazionale d’arte Moderna e il Maxxi, si notano subito differenze stilistiche dovute sia alle due epoche storiche a cui appartengono, al contesto urbano circostante e alle scelte storico-critiche degli ideatori.

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna ospita la più grande collezione d’arte contemporanea in Italia, nata nel 1883 la prima sede fu allestita al Palazzo delle Esposizioni, nel 1911 per i festeggiamenti dei primi 50 anni dell’Unità d’Italia venne costruito l’edificio attuale a Valle Giulia dall’architetto romano Cesare Bazzani. Il Palazzo delle Belle arti ha una struttura classica, segue i modelli espositivi dei musei ottocenteschi in cui grandi saloni intitolati si susseguono delimitando un percorso preciso, ordinato, cronologico, il visitatore non è disorientato dalla struttura. Il contesto i cui è inserito è storicamente contemporaneo, la zona del quartiere Parioli alle spalle della Galleria trova il suo sviluppo proprio intorno ai primi decenni del ‘900, esattamente come Piazzale delle Belle Arti che ricongiunge il vialone verso il Tevere. Frontalmente si apre il Giardino Zoologico e il Parco di Villa Borghese, divenuto parco Pubblico con l’Unità d’Italia.

Diverso invece il Maxxi, Museo delle Arti del XXI secolo, progettato dall’architetto iracheno Zaha-Hadid nel quartiere Flaminio, una zona prettamente residenziale nelle vicinanze dell’ansa del Tevere. E’ costituito da un enorme spazio circostante creato per ospitare eventi, un percorso pedonale che si districa per tutta la parte esterna. La collezione permanente è in continuo divenire grazie a donazioni, affidamenti o tramite progetti di committenza. L’architettura è già di per sé un’esposizione ingigantita dell’ingegno umano, dell’arte del 2000 in cui il visitatore si trova disorientato dall’imponenza della struttura con un sistema di scale complesse e da una scelta minimale della gamma coloristica. Non vi è un percorso espositivo dichiarato, al contrario si susseguono ampi locali in cui molte installazioni di artisti contemporanei convivono. E’ un luogo che vuole essere il simbolo delle nuove arti, dell’arte polivalente del XXI secolo ospitando una Biblioteca, un archivio. E’ uno spazio versatile aggettato in un quartiere denso di popolazione ma privo di centri culturali, di musei cittadini.

Visitare questi due poli è stato interessante, entrare nei progressi edilizi di una città così stratificata come Roma in cui il contemporaneo deve forzatamente associarsi ai linguaggi classici, conviverci, simulando un’armonia urbana.





















venerdì 3 dicembre 2010

Presentando Giorgio Tentolini

Giorgio Tentolini, 2010
Il nostro progetto di mostra sta prendendo forma, colore, connotazione. Ogni giorno riuniamo le nostri menti, valutiamo proposte e idee cercando di non sottovalutare l'obiettivo finale. La nostra collaborazione con l'artista Giorgio Tentolini è iniziata due settimane fa quando l'abbiamo incontrato e abbiamo potuto fargli delle domande specifiche sul suo modo di lavorare, sulla sua visione artistica e sulla formazione didattica e professionale.


Giorgio è nato a Casalmaggiore (Cr) il 3 Luglio 1978, i suoi studi sono strettamente legati all'ambito artistico sin dall'adolescenza, consegue il diploma in grafiche applicate presso "Istituto d'arte P. Toschi" nel 1997. Successivamente, nel 1999, si iscrive al corso parauniversitario di design e comunicazione presso l'"Università del Progetto" di Reggio Emilia. Nel 2005 frequenta un corso base e avanzato "Pratiche di Teatro" al Teatro Lenz Rifrazioni di Parma.
Nel 2000 affianca in veste di assistente l'artista Marco Nereo Rotelli in alcune manifestazioni internazionali tra cui "Bunker poetico" alla Biennale di Venezia. Nel 2001 segue uno stage formativo presso lo studio di design di Denis Santachiara a Milano.


La sua carriera artistica è in continuo divenire, dal 2002 al 2009  lavora presso l'agenzia "Lifesaver" (www.lifesaver.it) come junior-art-director, set designer e fotografo, dove viene coinvolto in molti progetti grafici per importanti riviste di moda: Vogue Gioiello, Vogue Pelle, l'allegato living (MLF) e fashion (MMF) di Milano Finanza, l'allegato First di Panorama e molte altre. Lavora anche per campagne pubblicitarie di marchi prestigiosi come Max&Co, Imperial Fashion, C.P. Company, Motivi, Katy Van Zeland ecc..

Le sue mostre personali si sono tenute nella sua natia Casalmaggiore come quella del 2007 presso il Museo Diotti dal titolo "Animula Vagula Blandula" a cura di Valter Rosa. Al nostro primo incontro ci ha gentilmente portato alcune sue opere esposte a Palazzo Pigorini, a Parma, durante una mostra collettiva intitolata "Punto15" a cura di Vanja Strukelj e Valerio Dehò nel 2008.
Negli ultimi anni si è confrontato anche con il clima artistico straniero, nel Maggio 2008 partecipa alla Collettiva a Londra con la mostra "Perpetuum Mobile" APT Gallery-Art in Perpetuity Trust e nel 2009 con "ViewPoint" S&G Arte Contemporanea a Berlino, a cura di Adriana Gonzales.

Questa breve biografia vuole essere solo una veloce panoramica delle esperienze artistiche di Giorgio Tentolini, col quale lavoreremo sul tema "Architettura e Pubblicità" creando un percorso espositivo che unisca assieme la sua arte e le nostre idee progettuali. Per approfondire il lavoro di Giorgio Tentolini e per vedere le sue opere vi invitiamo a visitare il suo sito ufficiale:

domenica 28 novembre 2010

Biennale di Architettura, Venezia 2010


 Architecten De Vylder Vinck Taillieu
 7 houses for 1 house/ the ordos 100 project revisited
L’architetto usa uno spazio all’interno dell’Arsenale per visualizzare in 7 modi diversi la sua proposta non costruita per il progetto ordos 100 realizzato nella regione cinese della Mongolia interna : un edificio di 1000 m² composta da sette abitazioni, ridimensionato in modo da essere più attuabile per l’ufficio.

Transsolar & Tetsuo Kondo Architects
Cloudscapes
Realizza alle Corderie dell’Arsenale una nube vera con chiare profanazioni. Qui i visitatori possono fare esperienza di un’atmosfera effimera con cui entrano in contatto a livello individuale dal basso, dall’interno e dall’alto, utilizzando una rampa che si snoda nello spazio. Sono curiosi di capire come noi possiamo cambiare lo spazio e come lo spazio possa cambiare noi.

 Partecipazione nazionale della Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia
Learning Architecture   commissario: Frosina Zafirovska
Qual è il primo contatto con l’architettura? Per gioco o per uno scopo? Come dogma o per dialogare? Come atto individuale o collettivo? Imparare l’architettura è un’esperienza del primo anno di studi alla Facoltà di Architettura di Skopje che attraversa varie fasi: forma, modello, muro. Prima impariamo che l’architettura non è un sistema statico, ma un sistema materiale metastabile, quindi che l’architettura è una configurazione musiva plurale costituita da una molteplicità di punti di vista individuali e infine che il pensiero e la creazione sono preceduti dal giocare all’architettura. Le persone si incontrano nell’architettura attraverso il suo apprendimento.



 Amateur Architecture Studio
Decay of a Dome
L’installazione è una struttura leggerissima la cui forma è molto simile alle cupole degli edifice occidental e muta con l’aumentare della sua altezza. Ma il suo principio costruttivo è molto affine a quello delle strutture cinesi tradizionali: non essendo necessaria una base, la costruzione non danneggia il suolo; inoltre, l’edificio è composto da un numero minimo di elementi e si fonda sui principi costruttivi più semplici.


Foto 6-7: Toyo Ito & Associates, Architects
Taichung Metropolitan Opera House
L’installazione si incentra sul progetto della Taichung Metropolitan Opera House elaborato per la Repubblica di Cina (Taiwan) e attualmente in costruzione. Tubi continui verticali e orizzontali costituiscono lo spazio organico, proposto per la prima volta nel 2005 al concorso per un auditorium a Gand, Belgio. L’autore si interroga sul muro come elemento fisso in architettura, cercando di immaginare il modo in cui la separazione tra l’interno e l’esterno possa essere definita con una nuova logica.



Partecipazione nazionale della Croazia
Brod/The ship/La Nave: a floating pavillon for Croatia at the Venice Biennale
Commissario: Leo Modrčin
Un gruppo di importanti architetti croati, ai quali va il merito della forte presenza dell’architettura croata sulla scena internazionale in questi ultimi anni, si è riunito intorno al compito di progettare una struttura espositiva galleggiante con la quale presentare alla Biennale di Venezia l’arte e l’architettura del proprio paese. Rimorchiata attraverso l’Adriatico su una chiatta delle dimensioni approssimative di 10x20x3m, la struttura si propone come il mezzo per definire il momento attuale dell’architettura croata e coinvolgere il pubblico nell’operazione.





Partecipazione nazionale della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca
Natural Architecture    commissario: Radomìra Sedláková; espositori:  Martin Rajniš e e-mrak
Le esperienze vissute durante i suoi viaggi nel terzo e nel quarto mondo, fra popolazioni indigene mai raggiunte dalla civiltà, hanno portato l’architetto Martin Rajniš dopo più di trent’anni di acclamata pratica architettonica a una radicale rivalutazione del rapporto tra natura e cultura.



Partecipazione nazionale della Francia
Metropolis?     Commissario/curatore: Dominique Perrault
Cinque città, Bordeaux, Lione, Marsiglia, Nantes e Parigi. Cinque attori famosi sono stati chiamati dall’architetto e urbanista Dominique Perrault, curatore e produttore delegato del padiglione francese, a illustrare le sue idee sullo slittamento storico-geografico da città (spazio definito, forma edificata)a metropoli (territorio in cui si alternano pieni e vuoti).
Il “vuoto” in quanto spazio che allaccia piuttosto che separare viene abilitato a l’averne compresa l’importanza politica, economica e sociale, conduce a una prospettiva positiva e a un’entusiastica appropriazione. Tutta la mostra del padiglione è comunque esultante ed essenzialmente filmica, ma l’interazione tra schermi e specchi accresce esponenzialmente immagini e sensazioni, prducendo una immersione dei sensi che permette al visitatore di meglio comprendere le sfide della metropoli del XXI secolo nella sua realtà futura e strategica.


Partecipazione nazionale del Canada
Hylozoic Groud     Commissari: Philip Beesley Architect Inc. (PBAI); espositore: Philip Beesley
Hylozoic Groud  è un  ambiente interattivo e stimolante fatto di decine di migliaia di componendi digitali installate con microprocessori e sensori reticolari. La fragilità vetrosa di questa foresta artificiale è il risultato di una struttura reticolare di acrilico ricoperta da una rete di fronde, filtri e vibrisse meccaniche interattive. Sensori tattili e attivatori in una lega a memoria di forma creano onde di movimento respiratorio diffuso, attirando i visitatori in una luccicante foresta di luce. Il nome del progetto fa riferimento all’ilozoismo, l’antica credenza secondo cui la materia possiede vita.


Partecipazione nazionale della Germania
Sehnsucht   commissari: Die Walverwandtschaften – München Zürich Boston
La mostra cerca di svelare il cuore emotivo dell’architettura, intensificando la sensibilità del visitatore verso questa qualità, intangibile ma essenziale, del nostro ambiente dificato. Non si è seguito il percorso convenzionale di rappresentare l’architettura attraverso modelli, piante e fotografie, bensì creando degli spazi atmosferici per stimolare i sensi e favorire l’interazione dei visitatori. Il padiglione al pari di un moderno saloon, si trasforma in uno spazio di incontro e di riflessione interdisciplinare sulla sensibilità individuale e collettiva nel campo dell’architettura contemporanea.

Partecipazione nazionale del Giappone
Tokyo Metabolizing   commissario: Koh Kitayama; espositori: Yoshiharu Tsukamoto, Ryue Nishizawa
Tokyo ha una struttura basata sull’aggregazione di edifici indipendenti fra loro e è quindi capace di accogliere con facilità i singoli cambiamenti e, soprattutto, ci indica che tipo di architettura è necessaria alle nostre vite. Yoshiharu Tsukamoto e Ryue Nishizawa hanno sviluppato un’architettura e una teoria architettonica urbana all’avanguardia. Attraverso questa mostra introducono il loro lavoro e fanno luce sull’immagine di Tokyo come città che ha al centro la vita quotidiana.




L'edizione del 2010 della Biennale di Architettura di Venezia, conclusasi il 21 Novembre, poneva l'accento sulla funzionalità, sulla multeplicità delle forme, sull'architettura considerata come luogo di incontro di popolazioni differenti, da qui il titolo "People meet in Architecture".

Noi studenti, attualmente coinvolti nel progetto di allestimento di una mostra assieme all'artista Giorgio Tentolini, abbiamo preso in considerazione il filone logico che collega l'edizione della Biennale al tema "Architettura e Pubblicità", tema predominante da cui cerchiamo di non allontanarci.

Abbiamo valutato la sensorialità delle installazioni esposte nell'Arsenale, l'esempio più eclatante è la Stanza delle Nuvole, la volontà di coinvolgere lo spettatore da tutti i punti di vista, sorprenderlo con esperienze tattile, olfattive, non più solamente visive.

Stiamo valutando il carattere pubblico, quasi democratico della Pubblicità, e quale arte è più pubblica e pubblicitaria di un'architettura?

La Biennale di Architettura forse rappresenta proprio questo bisogno del mondo di incontrarsi, di mescolare diverse culture, diversi approcci di una stessa passione.

Architettura come luogo di incontro? Installazioni visionarie come scorci di contemporaneità? People come fruitori di nuovi spazi emergenti o semplici spettatori di un'architettura iconica e pubblicitaria?

Sono domande a cui stiamo cercando di rispondere, senza presunzione, senza fretta.


giovedì 25 novembre 2010

Pensare per fare: un laboratorio formativo

Questo blog nasce con l'esigenza di raccontare un'esperienza formativa importante che noi studenti dell'Università di Parma stiamo vivendo. Diciotto teste, diciotto visioni che partecipino attivamente ad un progetto che riguarda una passione comune: l'arte.
Frequentiamo il corso della professoressa Zanella "Storia e teorie delle esposizioni e degli allestimenti". Chi proviene dalla Facoltà di Architettura, chi da Lettere e chi dalla Laurea Magistrale in Storia dell'Arte e dello Spettacolo. Come siamo finiti a lavorare insieme?
All'interno del corso, si è deciso di creare un tema principale, "Architettura & Pubblicità", da cui partire per organizzare in ogni dettaglio tre differenti mostre. Esistono delle affinità tra architettura e pubblicità? Sono due espressioni della medesima arte oppure due filoni divergenti? Sono le due domande a cui stiamo cercando di rispondere attraverso lo studio di tre artisti che ci sono stati proposti. Il nostro gruppo ha scelto un giovane artista di Parma, Giorgio Tentolini. Lo abbiamo incontrato, intervistato, sommerso di domande sollecitando nuovi argomenti e nuovi spunti da cui partire per organizzare questo progetto. Subito si è instaurato tra noi studenti e il giovane artista un rapporto di complicità e di alchimia creativa.
Ogni componente del gruppo ha un suo compito preciso, basandoci sulle capacità individuali abbiamo scelto e valutato il nostro ruolo. Jennifer e Gabriella, si occuperanno della curatela della mostra; Maddalena, Rossella e Rossana, dell'allestimento nella cornice tardocinquecentesca del palazzo della Pilotta; Patricia, Fiorella e Stefania delle ricerche bibliografiche; Daniela, con l'aiuto di Alice della grafica e del sito web; Michele, Gianmaria e Valentina si occuperanno delle scritture saggistiche e critiche del progetto;
Martina curerà le pubbliche relazioni e coordinerà Francesca Emanuele ed Ismael nella promozione finale dell'evento.
Io, Lorenzo, curerò e aggiornerò questo blog che diventerà il nostro "diario di bordo", il diario di questa esperienza formativa e stimolante. Vi proporremo le nostre idee e di cercheremo di guidarvi nelle opere di Giorgio Tentolini.